Resoconto consiglio allargato del 26 ottobre 2019

Resoconto consiglio allargato del 26 ottobre 2019

Il consiglio allargato di sabato mattina, 26 ottobre, è iniziato con un piacevole omaggio a tutti i partecipanti: il libro “Andare per erbe, nel Polesine e nel Delta del Po” scritto ed edito da Fabrizio Barbieri, scrittore e fotografo già premiato dalla Comunione, nell’ambito del concorso fotografico “Prospettive Immerse nella Natura”, per la sua fotografia “esercito dei daini”. Un libro informativo e fotografico, come spiega lo stesso autore: “Potrete trovare la descrizione, completa di foto, di 91 erbe commestibili presenti nel Delta del Po e nell'Isola di Albarella – racconta Barbieri -. Capirete come riconoscerle, che proprietà possiedono e come potrete utilizzarle, visto che propongo anche 220 ricette che vanno dall'aperitivo al liquore digestivo”.

Il consiglio è poi proseguito con l'analisi di due problematiche che hanno interessato l'Isola quest'estate: i fenomeni della mancanza di ossigeno nei fiordi e degli allagamenti registrati in alcune strade durante i temporali. Attraverso la relazione di tecnici esperti che hanno studiato quanto accaduto, agendo per ripristinare la normalità in fase emergenziale, si sono approfondite cause ed effetti di tali fenomeni, ma soprattutto si sono proposte le soluzioni, già approvate dal consiglio per prevenire il ripetersi delle condizioni che hanno generato il problema.

Per quanto riguarda il fenomeno di mancanza di ossigeno nei fiordi, che ha causato moria di pesci, acqua maleodorante con la contemporanea presenza di “noci di mare” (ctenofori), le cause e le possibili misure preventive e risolutive sono state spiegate da Francesco Paesanti, biologo marino titolare dell'azienda Naturedulis srl, che si occupa proprio di ricerca, assistenza tecnica e consulenza sull'ambiente marino.
“A metà agosto a causa di temperature molto elevate che si sono protratte per diversi giorni, si è generata una moria di micro alghe, che sono il cibo dei molluschi – spiega Paesanti -, che ha generato mancanza di ossigeno. La mancanza di ossigeno ha prodotto distrofia e la reazione chimica che ha prodotto solfuri, che hanno creato la moria di pesci e dei ctenofori che si vedevano in acqua. Un fenomeno che non è accaduto solo nei fiordi, ma in tante lagune circostanti, soprattutto nel ferrarese”. Le azioni intraprese per risolvere, nell'immediato il problema, hanno funzionato ripristinando la normalità dopo qualche giorno: “Abbiamo ricambiato l'acqua dei fiordi con quella della laguna esterna, abbiamo attivato sistemi di ossigenazione dell'acqua meccanici– conclude Paesanti -. Ci sono però anche azioni da intraprendere per prevenire il ripetersi di questo fenomeno, dato che le temperature saranno sempre più elevate. Tra queste il fatto di provvedere all'ossigenazione attraverso sistemi fissi, come pompe o piastre, l'utilizzo di bioattivatori a base di enzimi naturali nei fiordi più svantaggiati (un sistema già usato nelle lagune di Pila e del Lago delle Nazioni) e l'utilizzo preventivo di apposite centraline che trasmettano in diretta web tutti i valori dell'acqua, per intervenire subito dove necessario”. Nel 2020, infatti, il consiglio ha approvato la predisposizione, entro marzo, di una centralina multisonda per monitorare i parametri chimico-fisici nell'acqua del fiordo con l'ecosistema più delicato, il posizionamento di lanterne con molluschi sentinella per segnalare eventuali problemi, e, da aprile, l'inizio di un sistema di monitoraggio intensivo dei parametri rilevati, che possa di permettere di attivare azioni di ossigenazione supplementare o di trattamento dei fondali attraverso enzimi naturali.

Si è poi parlato degli allagamenti che si sono verificati nelle date 28 luglio (nelle strade della zona centrale dell'Isola), il 6 settembre (nelle strade nella zona sud) e il 3 ottobre (nelle strade nella zona settentrionale) con l'ingegnere Michele Facco. “Purtroppo gli eventi meteorologici sono cambiati per intensità e frequenza e dobbiamo adeguare e ristrutturare parte della rete fognaria per nuove necessità – spiega -. Dal 2010 sono già stati realizzati interventi per prevenire l'allagamento di abitazioni, che hanno portato al miglioramento del 65% delle condizioni: abbiamo realizzato una vasca di supporto con gruppo elettrogeno ed elettropompe in portineria, sollevamento M2 a potenziamento del sollevamento esistente, abbiamo realizzato un sollevamento con motopompa, M50, per lo scarico nella zona di via della Vite, via del Melograno, quarta Est e via del Faggio. Abbiamo realizzato una nuova stazione di sollevamento all'altezza della quinta ovest, con scarico nel vicino laghetto della Palancana. Abbiamo realizzato un bacino di laminazione con moto pompa al campo da Golf, all’altezza del Parco Giochi, che quando piove trasferisce l'acqua dalla canaletta al bacino di laminazione stesso”. Questo ha fatto sì che le segnalazioni si siano drasticamente ridotte, limitate ad accumuli d’acqua in alcune strade.
Gli interventi futuri, invece, prevedono di arrivare al 95% della stabilità idraulica, non garantendo comunque la sicurezza dagli allagamenti dei piani interrati, dove, come già comunicato ai proprietari nel 2006, la rete fognaria non potrà garantire il rischio allagamento se non mediante la disconessione idraulica dalla rete (pompa di sollevamento nella proprietà privata). Ecco gli interventi previsti nel corso del 2019-2020: “Sarà installata una motopompa nella zona del “bird-watching” per laminare la portata in ingresso al sollevamento M3, ubicato in seconda est, alleggerendo così la zona del centro sportivo e della via VII Est, sarà eseguito un by pass nella rete secondaria di via XI est con, sarà eseguito una rete di drenaggio nella zona del mini zoo per ridurre i tempi di allagamento della zona, che è rimasta allagata per una decina di giorni e sarà raddoppiato il volume della vasca di sollevamento della zona di via Della Vite dove è già stata installata una seconda motopompa della portata di 150 l/s in ausilio all’esistente. Alla fine verranno valutati gli esiti degli interventi e sono già previsti altri eventuali interventi supplementari da eseguirsi negli anni a seguire”. A tutto ciò saranno aggiunti gli interventi ordinari per la pulizia di caditoie, la video ispezione delle reti secondarie e l'eventuale pulizia con canaljet e l'aumento del numero delle caditoie in alcune via dell’Isola dove risultano particolarmente carenti e sottodimensionate.

E’ stato inoltre presentato il progetto della nuova segnaletica dell’Isola, già approvato dalla precedente assemblea di maggio 2019, da parte di Jacopo Renai per lo studio Dogtrot.

 

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